I 10 neopro’ più attesi del 2017 dodici mesi dopo
L’anno scorso vi avevamo presentato la nostra personale classifica dei 10 NeoPro’ più attesi del 2017. Una classifica che analizzava i dieci corridori, più un nome extra, che sarebbero passati professionisti che andavano osservati con grande attenzione. Qualcuno di questi corridori è già riuscito a confermare le sue qualità nel loro primo anno in una formazione Professional o WorldTour. Altri invece non sono riusciti a confermarsi complice la giovane età o in alcuni casi per via di un ruolo in squadra, con tanto lavoro al servizio dei capitani e poche occasioni in cui mettersi in mostra.
I 10 Neopro’ più attesi del 2017
1. FILIPPO GANNA (UAE Team Emirates): Il corridore italiano è passato professionista molto giovane e di conseguenza non bisognava aspettarsi subito grandi risultati. Il portacolori della UAE Team Emirates riesce però a dimostrare buone qualità nelle prove contro il tempo, centrando il quinto posto al Giro di California e soprattutto il nono ai Campionati Europei. Oltre all’attività su strada il piemontese si concentra anche sulla pista, vincendo l’oro nell’inseguimento individuale degli Europei e l’argento nella stessa disciplina ai Mondiali.
2. DAVID GAUDU (FDJ): Il francese non paga il salto di categoria. Il vincitore del Tour de l’Avenir 2016 dimostra infatti, fin dal suo primo anno fra i professionisti, le sue qualità quando la strada sale. Tanti i buoni risultati ottenuti nel calendario francese, inclusa una splendida vittoria al Tour de l’Ain, ma i risultati più importanti in ottica futura arrivano all’estero. Buoni risultati riesce a centrarli sia sul traguardo di Lo Port alla Volta Catalunya, settimo, che alla Milano – Torino, ma il piazzamento da incorniciare è il nono in una corsa impegnativa come la Freccia Vallone. Ora la speranza è di poter vedere Gaudu in un Grande Giro per capire se in futuro potrà lottare per la vittoria finale in una corsa a tappe di tre settimane.
3. PASCAL ACKERMANN (BORA – Hansgrohe): In una squadra con tanti velocisti e due corridori come Sam Bennett e Peter Sagan il tedesco rischiava di rimanere chiuso. Riesce tuttavia comunque a centrare diversi buoni piazzamenti interessanti, con il quarto posto ai Campionati europei come miglior risultato, che fa chiaramente ben sperare per il suo futuro.
4. VINCENZO ALBANESE (Bardiani – CSF): Le aspettative sul corridore italiano erano molto alte dopo la vittoria dell’anno scorso al Trofeo Matteotti. Inizialmente soffre il salto di categoria, non riuscendo a brillare nella prima parte di stagione, vista anche la giovanissima età, motivo per il quale partecipa solo a parte del Giro d’Italia, con un ritiro programmato per non bruciarlo. La situazione però sembra cambiare nel finale del 2017 quando il portacolori della Bardiani – CSF centra il quinto posto nella prova in linea Under23 dei campionati del Mondo e alcuni piazzamenti al Giro di Turchia.
5. TAO GEOGHEGAN HART (Sky): Trovare spazio in uno squadrone come la Sky non è semplice. Il britannico riesce comunque a ritagliarsi alcune occasioni, anche in corse WorldTour come il Giro di California e il Giro di Svizzera. Nella prima delle due corse si piazza all’ottavo posto finale, mentre in Svizzera, nonostante il lavoro per Nieve, riesce a piazzarsi nella Top15 finale. Due risultati che fanno ben sperare in ottica futura.
6. SIMONE CONSONNI (UAE Team Emirates): Quindici piazzamenti nei primi dieci al primo anno fra i professionisti sono sicuramente un bottino positivo. Il portacolori della UAE Team Emirates riesce, fin dalle prime corse stagionali, a dimostrare le sue qualità allo sprint e il rendimento si mantiene costante durante tutto l’anno. Come Ganna si dedica anche all’attività su pista e anche per lui i risultati in quel settore sono positivi.
7. JONATHAN DIBBEN (Sky): Il britannico esordisce fra i professionisti con un buon sesto posto allo sprint sul Trofeo Porreres. Dopo quel risultato però il portacolori della Sky scompare, per riemergere a sorpresa nel mese di maggio con la vittoria della cronometro del Giro di California. Nella seconda parte della stagione è invece spesso e volentieri portato a lavorare per i compagni di squadra e non riesce quindi a trovare altre occasioni in cui mettersi in mostra.
8. MAXIMILIAN SCHACHMANN (QuickStep – Floors): Il tedesco è autore di una buona prima parte di stagione. Diversi i buoni piazzamenti, sia in tappe in linea che in prove a cronometro. Proprio le prove contro il tempo permettono a Schachmann di centrare dei discreti risultati finali nelle corse a tappe di una settimana, anche in corse WorldTour. Una brutta caduta al Giro di Polonia però lo costringe a chiudere in anticipo la stagione, togliendogli la possibilità di portare a casa altri buoni risultati.
9. EDWARD RAVASI (UAE Team Emirates): Mettersi in mostra per un neoprofessionista con le caratteristiche di scalatore è sicuramente più difficile. Il giovane italiano si vede quindi in poche occasioni, dovendo spesso e volentieri lavorare per i capitani. La partecipazione al Giro d’Italia sarà comunque molto importante per il futuro.
10. DAVID PER (Bahrain – Merida): Reduce da una buonissima stagione nella categoria Continental, con diversi piazzamenti ed il successo al Giro delle Fiandre Under23, Per fa fatica a trovare occasioni nella sua prima stagione tra i grandi. Con l’approdo fra i professionisti in una squadra importante come la Bahrain – Merida ovviamente gli spazi si riducono per lo sloveno, che non riesce a mettersi in mostra.
MENZIONE SPECIALE. WOUT VAN AERT (Vérandas Willems-Crelan): Il belga dimostra di avere grandi qualità non solo nel ciclocross, ma anche su strada. Il bilancio parla di tre successi e tanti buoni piazzamenti anche contro avversari di qualità. La curiosità intorno al Campione del Mondo di ciclocross è enorme per cercare di capire i progressi che potrebbe fare su strada ed in particolar modo nelle classiche del nord.
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